Proteggere il microbiota orale in ogni fase della vita: un gesto di salute sistemica

Proteggere il microbiota orale in ogni fase della vita: un gesto di salute sistemica

Introduzione
Spesso pensiamo all'igiene orale come a un'azione meccanica: spazzolino, dentifricio, collutorio. Ma in realtà, la bocca ospita un delicatissimo ecosistema di microbi benefici, il microbiota orale, che gioca un ruolo fondamentale nella nostra salute, non solo locale ma sistemica. Proteggerlo è essenziale, soprattutto in ogni fase della vita, quando la composizione della saliva cambia, il pH si modifica, e il rischio di squilibri aumenta.

Cos'è il microbiota orale
Il microbiota orale è l'insieme di batteri, funghi e virus "amici" che vivono nella bocca. Non sono nemici da sterminare, ma alleati: regolano l'acidità, impediscono ai batteri patogeni di colonizzare le gengive, partecipano alla digestione e comunicano con il sistema immunitario. Un microbiota orale in equilibrio è la prima barriera contro carie, gengiviti e parodontite.

Perché diventa più fragile in ogni fase della vita
Dopo la menopausa o con l'invecchiamento maschile, i tessuti orali diventano più sottili e la produzione salivare si riduce. Anche i farmaci di uso comune (antidepressivi, diuretici, antipertensivi) possono seccare la bocca e alterare il pH, favorendo l'insediamento di microbi dannosi. A questo si aggiunge una minore capacità di riparazione della mucosa e un rischio più alto di carie radicolari.

Cosa succede se il microbiota si altera
Uno squilibrio del microbiota (disbiosi) può portare a:

  • Carie multiple, anche in assenza di zuccheri

  • Gengive infiammate o che sanguinano

  • Alitosi persistente

  • Perdita di denti

  • Aumento del rischio di patologie sistemiche, come diabete, malattie cardiovascolari e alterazioni intestinali, per passaggio di batteri dalla bocca al sangue

I problemi sistemici legati a un microbiota orale alterato
Un microbiota orale in disbiosi non si limita alla bocca. I batteri patogeni possono diffondersi nel sangue attraverso le gengive infiammate o ulcerate, innescando risposte immunitarie dannose o colonizzando altri organi. Questo può contribuire a:

  • Malattie cardiovascolari: i batteri orali come Porphyromonas gingivalis sono stati trovati nelle placche aterosclerotiche; l'infiammazione cronica della parodontite può aumentare il rischio di infarto e ictus.

  • Diabete di tipo 2: la parodontite cronica peggiora il controllo glicemico, creando un circolo vizioso con l'iperglicemia che a sua volta danneggia i tessuti gengivali.

  • Malattie neurodegenerative: recenti studi hanno associato i batteri orali a una maggiore incidenza di Alzheimer e declino cognitivo.

  • Artrite reumatoide e artrosi: l'infiammazione sistemica alimentata da un microbiota orale alterato può attivare o peggiorare le risposte autoimmuni, danneggiare le articolazioni e aumentare la rigidità articolare.

  • Disbiosi intestinale: la bocca è l'inizio del tubo digerente. Un microbiota orale alterato può influenzare negativamente quello intestinale, contribuendo a infiammazione, colon irritabile, e malassorbimento.

  • Osteoporosi e perdita di massa ossea mascellare: un’infiammazione cronica delle gengive può accelerare la demineralizzazione ossea e compromettere la stabilità dentale, specie in soggetti predisposti o in post-menopausa.

Strategie pratiche per proteggere il microbiota orale

  1. Scegli dentifrici senza SLS
    L'SLS (sodio lauril solfato) è un detergente schiumogeno che può alterare la mucosa e la flora orale. Meglio preferire dentifrici naturali, con idrossiapatite o enzimi protettivi.

  2. Usa collutori delicati, senza alcol
    Alcol, clorexidina ad alte dosi e oli essenziali forti possono distruggere anche i batteri buoni. Sì a formule con aloe, tea tree diluito, salvia, propoli in basse concentrazioni.

  3. Reintegra con probiotici orali
    Ceppi come Lactobacillus reuteri, Streptococcus salivarius K12 o M18 aiutano a ripristinare l'equilibrio. Sono disponibili in compresse da sciogliere in bocca.

  4. Limita il consumo continuo di acidi
    Agrumi, aceto, tisane zuccherate e caramelle (anche balsamiche) alterano il pH. Meglio evitare il contatto prolungato, e sciacquare con acqua dopo l'assunzione.

  5. Favorisci la salivazione naturale
    Bere spesso, masticare lentamente, usare gomme con xilitolo. L'idratazione è vitale per il microbiota.

  6. Proteggi la bocca di notte
    La notte è il momento in cui la flora si riequilibra. Evita collutori forti prima di dormire. Se necessario, usa un gel lenitivo a base di aloe o olio di cocco.

Prevenzione naturopatica e integrata
La prevenzione non si limita ai denti, ma abbraccia l’intero equilibrio mente-corpo. Alcuni accorgimenti naturali possono sostenere la salute del microbiota orale:

  • Assunzione di vitamina D, K2 e magnesio, fondamentali per il metabolismo osseo e la salute gengivale

  • Fitoterapia mirata con salvia, echinacea, propoli, aloe vera (sotto forma di collutori o spray)

  • Evitare l’uso prolungato di antibiotici sistemici, se non strettamente necessari, per non alterare la flora batterica

  • Curare lo stress cronico, che abbassa la qualità della saliva e altera il microbiota attraverso l’asse neuroendocrino

  • Alimentazione ricca di fibre e polifenoli, con frutta, verdura, erbe aromatiche, tè verde

Conclusione
A qualsiasi età non si tratta solo di salvare i denti, ma di nutrire un ecosistema orale che parla con tutto il corpo. Prendersi cura del microbiota della bocca è un gesto evoluto, profondo, che porta salute ben oltre il sorriso.

 

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